Le lenti a contatto sono un dispositivo per la correzione di difetti visivi che, anno dopo anno, sta riscuotendo sempre più successo, soprattutto negli individui under 30. Appena tre anni fa, nel 2017, è stato stimato l’utilizzo delle lenti da parte di 4 milioni di italiani, circa il 10% di chi è affetto da patologie legate alla vista.
Questa tecnologia è tutt’ora in evoluzione, e può costituire una soluzione efficace nella maggior parte dei casi dove si è afflitti da ipermetropia, astigmatismo e anche presbiopia. Nonostante questo, però, si preferiscono gli occhiali: come mai? La colpa è da attribuirsi anche ad alcuni luoghi comuni che sono frutto di scarsa o cattiva informazione sulle lenti a contatto, concezioni errate che vanno corrette per garantire a chi ne ha bisogno l’occasione di decidere in maniera oggettiva se provare a utilizzare questo particolare dispositivo.
6 preconcetti sulle lenti a contatto
Non sono potenti quanto gli occhiali
La prima cosa che si potrebbe pensare (o sentire) è la presunta peggiore efficacia delle lenti a contatto rispetto agli occhiali. Di conseguenza, molte persone credono che le prime non siano adatte a chi ha mancanze gravi, ma in realtà non è affatto così: le lenti a contatto, infatti, possono risolvere in maniera ottimale la maggior parte dei difetti visivi bene quanto gli occhiali, se non meglio. Proprio così: uno dei grandi vantaggi di questo dispositivo è la possibilità di garantire una visione cristallina senza punti sfocati ai lati dell’occhio, che invece non è possibile eliminare con le lenti tradizionali.
Possono provocare infezioni
Uno dei preconcetti più comuni riguardo alle lenti riguarda la loro pericolosità. La particolare maniera di indossarle – direttamente sulla cornea – crea l’impressione che queste possano provocare infezioni, ma non è affatto così. Con la giusta manutenzione e pulizia le lenti a contatto sono totalmente sicure, e non creano, inoltre, quel fastidio legato alle macchie di grasso o sporco sugli occhiali, portate dalle dita o dalla polvere.
Durano tutte solo per brevi periodi
Le lenti a contatto più conosciute sul mercato sono quelle usa e getta, utilizzate un solo giorno per poi essere cambiate quello dopo: si tratta di una soluzione particolarmente comoda per chi non ne fa un uso frequente, magari solo mentre pratica sport. Tuttavia, la fama dei dispositivi a breve durata ha contribuito a creare il mito delle lenti “che durano poco”, mentre esistono più tipologie pensate anche per essere indossate fino a due-tre anni senza problemi.
Vanno bene solo per certe fasce d’età
Per molte persone le lenti a contatto sono un dispositivo che può essere indossato con comodità solo da persone giovani, e sono viste come troppo complicate da indossare e curare da chi ha più di 30-40 anni. Niente di più sbagliato: con la giusta attenzione le lenti possono essere utilizzate fin da piccoli (generalmente dai 7 anni in poi), oppure anche in età avanzata.
Per mantenerle ci vuole troppo tempo
Indossare e pulire lenti e montatura degli occhiali richiede pochi gesti immediati, ma questo non vuol dire che non sia così anche per le lenti a contatto. L’importante è disporre dei materiali corretti, come il liquido per la pulizia e la disinfezione (spesso rintracciabili in soluzioni 2 in 1), oltre a quello per la lubrificazione nel caso di scarsa lacrimazione. Non si tratta affatto di una trafila più impegnativa di quanto può risultare strofinare le lenti degli occhiali con un panno, per poi riporli nell’apposita custodia.
Possono creare danni all’occhio
Oltre alla già citata concezione errata riguardo al rischio di infezioni legato alle lenti a contatto, c’è chi ha paura che queste, scivolando, possano danneggiare altre parti del nervo ottico, addirittura finendo nella parte posteriore delle cavità oculari. Questo non può assolutamente succedere, perché nella parte interna della palpebra si trova una membrana che ha la funzione di evitare l’introduzione di elementi estranei proprio in quell’area. E, anche in caso la lente “scappi”, è possibile rimetterla al proprio posto senza alcun pericolo che si creino danni di alcun genere: naturalmente, in ogni caso è importante seguire le raccomandazioni per ogni modello, per esempio evitando di indossarle oltre un determinato numero di ore.
Conclusioni
Abbiamo visto come molti falsi miti sulle lenti a contatto siano privi di fondamento, e come questi dispositivi presentino anzi alcuni vantaggi in più rispetto agli occhiali. In questo modo si possono prendere in considerazione per la correzione delle proprie mancanze visive, ma è meglio tenere a mente questo requisito: per ottenere il massimo dalle lenti a contatto è necessario rivolgersi sempre a un oculista o a un ottico specialista. Solo così, infatti, si potrà trovare il modello più adatto alle proprie esigenze: addirittura scegliendo il colore dell’iride che si preferisce!























