Angelo Vason

Ottico Optometrista

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Le lenti a contatto sono un dispositivo che, come gli occhiali, ha la funzione di correggere alcuni difetti della vista. Sono molto comode in quanto possono essere indossate in un attimo, appoggiandole sulle cornea, ovvero lo scudo trasparente che copre l’occhio proteggendo l’iride: non devono essere abbinate a nessun tipo di montatura, quindi non creano fastidio sul naso o sulle tempie, e possono soddisfare anche le esigenze estetiche di chi non ama gli occhiali.

Vediamo insieme le principali tipologie di lenti a contatto e tutto quello che c’è da sapere sulla loro manutenzione.

Come scegliere le lenti a contatto più adatte

In quanto pensate appositamente per un disturbo visivo, le lenti a contatto devono rispondere alle esigenze personali di ognuno, e per trovare quelle perfette è necessario rivolgersi a un oculista o a un ottico specializzato che possa effettuare le dovute verifiche. Di solito è possibile correggere facilmente problemi come miopia, ipermetropia e astigmatismo: di recente si sono sviluppati anche modelli per la presbiopia, anche se non vantano ancora l’efficacia delle lenti per occhiali per il medesimo disturbo.

Oltre alle specifiche esigenze visive, per la scelta delle lenti a contatto è necessario tenere a mente il coefficiente di permeabilità, che indica la predisposizione o meno del materiale che le compone a far passare l’ossigeno e, di conseguenza, a far “respirare” meglio l’occhio: a un valore più alto corrisponde una maggiore quantità di gas.

Lenti a contatto rigide

Questa famiglia comprende modelli di lenti realizzati con materiali come silicone, polimeri vetrosi e fluoropolimeri. Esistono modelli chiamati gas permeabili e non gas permeabili, quest’ultime utilizzate principalmente in casi particolari, in quanto non favoriscono uno scambio ottimale dell’ossigeno.

Benché richiedano un periodo di adattamento leggermente più alto rispetto ad altre tipologie, le lenti rigide sono particolarmente efficaci nella correzione dei difetti visivi e sono adatte anche a chi soffre di fastidio agli occhi a causa di patologie allergiche.

Lenti sferiche o asferiche?

Le lenti a contatto si possono dividere anche a seconda della tipologia necessaria per correggere un determinato problema della vista. Quelle sferiche, per esempio, sono indicate per ipermetropia e miopia, in quanto sono modellate in base alla forma della cornea. Quelle asferiche, più piatte, sono indicate per astigmatismo lieve, grazie alla visione più nitida che offrono anche ai lati della visione.

Naturalmente, per scoprire il tipo di lente più adatto per la correzione dei propri difetti visivi è necessario rivolgersi a uno specialista, soprattutto se devono essere usate alla guida. Inoltre, sul mercato è possibile trovare anche lenti a contatto colorate, sia pensate per chi ha problemi di visione che per un effetto puramente estetico.

Manutenzione e consigli per l’uso

Le lenti a contatto sono apprezzate per la loro versatilità e facilità di utilizzo, che le rende ideali in ogni momento della giornata e in qualsiasi tipo di attività. Tuttavia, è necessario tenere a mente qualche accorgimento per ottenere il massimo da ogni modello.

La pulizia

Chi opta per un modello a lunga durata (settimanale, quindicinale, mensile) deve premurarsi di effettuare un’accurata pulizia giornaliera delle proprie lenti. Per fare ciò è necessario utilizzare strumenti come liquidi per la pulizia, la disinfezione e la conservazione, oltre a strumenti lubrificanti appositi. Inoltre, è necessario riporle sempre in un contenitore apposito (anche questo, naturalmente, correttamente pulito) e maneggiarle con le mani pulite e disinfettate.

Indossare le lenti a contatto

Chi utilizza le lenti a contatto sa bene che indossarle per un tempo eccessivamente lungo può essere molto dannoso per l’occhio. Nei casi più lievi provoca rossore, bruciore e affaticamento, ma in quelli più gravi porta anche a un ispessimento della cornea: la raccomandazione generale è di non superare mai le 8 ore continuative, magari indossando gli occhiali in casa e le lenti a contatto solo quando si esce.

Sul mercato sono disponibili anche modelli pensati per essere indossati tutto il giorno e anche la notte, ma è buona norma far respirare gli occhi togliendole almeno durante le ore di sonno. In ogni caso, è sempre meglio consultare prima un esperto per trovare le lenti più adatte per le proprie esigenze.

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